Tosei Yuboshi

stanza n° 22

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  1. >susy>
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    tosei



    Tosei salì le scale del dormitorio fino al secondo piano. Non fece molta fatica in quanto era abituata a far su e giù per le scale nell'orfanotrofio. Eccoci qui, stanza 22 la prima sulla destra pensò Tosei appoggiando la valigia per terra e prendendo la chiave dalla tasca. Quando aprì la porta rimase per un attimo ferma sulla soglia. Aveva sempre dovuto condividere la propria camera con più di 15 bambini e non credeva che quella fosse una stanza tutta per lei. Le sembrava immensa e stupenda. Una volta entrata e chiusa la porta alle sue spalle vide che tutta la stanza era bianca con due poltrone beige chiaro e un tappeto in tinta. Il mobile dove c'era la tv era bianco e sopra c'era un mobile tipo una L al contrario. Lì posso mettere i libri che mi sono portata dietro pensò Tosei. Sulla destra del mobile bianco della tv c'era un piccolo corridoio. Magari lì c'è la stanza da letto, andiamo a vedere pensò la ragazza meravigliata Non avrei mai pensato che esistessero delle stanze del genere.


    salatosei


    Appena svoltò l'angolo e vide la stanza si bloccò. Lasciò cadere la valigia per terra e si mise una mano davanti alla bocca per lo stupore. Dietro al letto c'era un enorme finestra che partiva dal pavimento ed arrivava quasi fino al soffitto, lì dietro alla tenda c'era un balcone con la vista sul giardino. La camera da letto aveva un enorme armadio marrone scuro quasi nero Decisamente troppo grande per i miei vestiti pensò Tosei vide sul tappeto di un verde scuro due cuscini e un terzo con una bacinella di vetro, le venne da sorridere dicendo ad altra voce "Suor Misaki hai pensato anche al mio vizio di leggere per terra con qualche snack da sgranocchiare, son davvero sorpresa". Sulla destra c'era una cassettiera con una lampada che prese per spostarla su uno dei comodini che si trovavano a fianco al letto. Vide che adagiati sulla coperta c'erano ben quattro cuscini "Hai provveduto anche circondarmi di cuscini, sapendo bene che oltre al fatto che mi piace stare appoggiata su vari cuscini avrei sentito la mancanza delle marmocchie che vengono a dormire con me quando hanno paura o fanno qualche incubo" sospirò lanciandosi a pancia in giù sul letto. Mi chiedo quale altre sorprese mi aspettano pensò Tosei.

    cameratosei

    Edited by >susy> - 25/5/2015, 20:35
     
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  2. >susy>
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    tosei




    Tosei andò nella stanza e si sedette per terra. Che giornata! Non so se resisterò qui tanto a lungo, mi sembra tutto così stressante...Forse è questo che Suor Misaki mi ha iscritto per non farmi più lamentare di tutti i lavori che devo svolgere nell'orfanotrofio pensò rialzandosi dirigendosi nella camera. Si sedette sul tappeto, dalla borsa tirò fuori il suo tirapugni d'argento, lo rigirò tra le mani Non voglio coinvolgere Fleur e Minami, mi son simpatiche e son delle brave ragazze. La questione la risolverò domani. Lasciò la borsa lì per terra, mise in tasta il tirapugni, andò nella stanza, si mise il suo pigiama e si tuffò sotto le coperte a leggere fino a tarda notte. Tosei faticava a prendere sonno, non era abituata a dormire in altri posti e soprattutto in un letto diverso dal suo.

    Edited by >susy> - 25/5/2015, 20:37
     
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  3. >susy>
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    tosei



    Tosei si svegliò presto quella mattina. Fece le sue cose con tutta calma. Scelse accuratamente i vestiti Devo trovare i manicotti almeno posso indossare il tirapugni senza doverlo cercare nella borsa così mise una maglia blu larga a maniche corte con il cappuccio, i manicotti bianchi, in modo da coprire il tirapugni, dei pantaloni cargo neri e le sue solite scarpe da ginnastica. Si pettinò i capelli Oggi li lascio sciolti senza intrecciarli pensò, non voleva rischiare di perdere uno dei nastri con il quale legava i capelli. Prese dal comodino il libro che aveva letto la sera precedente per riconsegnarlo a Fleur, in quanto l'aveva terminato di leggerlo la sera precedente. Prese dall'armadio anche un cappellino a chiazze bianche e blu. Il suo adorato cappellino con le orecchie lo mise ugualmente nella borsa, non voleva rischiare che qualcuno glielo rubasse se l'avesse lasciato nella stanza. Finito i preparativi uscì diretta a scuola. Forse ho fatto con troppo calma pensò Tosei sarò appena appena puntuale. Chiuse la porta e si diresse a passo affrettato fuori dal dormitorio.
     
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  4. >susy>
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    tosei



    Tosei chiuse la porta a chiave, lasciò cadere la borsa a tracolla lì vicino e sfinita andò in camera. Lanciò il cappellino e i manicotti per terra. Era stizzita. La sua "nuova vita scolastica" non sembrava semplice come gliela aveva descritta Suor Misaki. Non era solo per la presenza del suo rivale dai capelli rossi a renderla nervosa, bensì tutto l'insieme. Respirò a fondo ad occhi chiusi. Si avvicinò all'armadio, prese il pigiama, si cambiò in fretta e si gettò sul letto.
    Tosei affondò la faccia sopra uno dei cuscini. Sapeva di non essersi comportata bene quel giorno, la cosa non gli importava molto, anzi stava pensando di far di tutto pur di farsi cacciare in modo da tornare indietro. Perché devo stare qui? In tutti questi anni non ho mai avuto bisogno di frequentare una scuola e persone completamente diverse da me che non hanno un tubo in comune con la mia attuale vita. Tutto questo non ha senso!! con quei pensieri che le frullavano in testa si addormentò.
     
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  5. >susy>
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    tosei



    Tosei si svegliò con una forte emicrania Dannazione, mi gira tutto pensò mentre scendeva dal letto quasi perdendo l'equilibrio. Ricordò gli avvenimenti del pomeriggio precedente, sperò vivamente che quel giorno sarebbe stato migliore o almeno più tranquillo, senza nessuno a romperle le scatole. Mentre si stiracchiava si diresse verso il bagno.

    bagnotosei

    Sentendo il tappeto morbido sotto i piedi scalzi pensò E' proprio tutto il contrario delle piastrelle gelide guardò sia la vasca che la doccia sulla sua sinistra, le sembrava strano avere entrambe nella stessa stanza. Nonostante la maggior parte del bagno era di colore grigio, a parte il lavandino e il porta asciugamani, i quali erano neri, non era un bagno che metteva tristezza, anzi lo specchio e la doccia erano chiari e sembravano illuminare tutta la stanza. Senza perdere altro tempo andò dritta verso il lavandino, senza guardarsi allo specchio, non voleva spaventarsi. Si lavò, si pettinò accuratamente i capelli e intrecciò due ciocche di capelli con un nastro, solo allora si guardò allo specchio Ah, devo disinfettarlo, ieri mi sono dimenticata! pensò tirandosi la mano sulla fronte appena vide il taglio sulla guancia. Tosei tornò in camera, prese il suo kit di primo soccorso, prima disinfettò poi ci mise sopra un cerotto. Forse è meglio vestirmi in modo più femminile rispetto a ieri, non vorrei farmi una brutta reputazione rifletté guardando nell'armadio il vestito più adatto per quel giorno. Tosei decise di indossare le lunghe calze nere, una gonna color prugna, una maglietta viola chiaro con le maniche lunghe color scuro, sempre sul viola, non mise le scarpe da ginnastica come il giorno precedente, bensì il suo altro paio di scarpe, degli stivaletti con il tacco a zeppa neri con un cinturino. Per concludere indossò la sua berretta a forma di gatto. All'apparenza non poteva sembrare, ma quell'abbinamento di vestiti erano molto comodo, le poche volte che era scappata dall'orfanotrofio era vestita in quel modo. Prima di uscire controllò di avere tutto l'occorrente dentro la borsa a tracolla ed uscì chiudendo a chiave la porta.



    Edited by >susy> - 8/10/2012, 09:07
     
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  6. >susy>
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    Tosei rientrò nella propria stanza sbuffando. Ora devo avere a che fare con due persone che non sopporto! Yoshi e quel quattrocchi! Che sia una punizione divina per tutte le volte che ho messo nei guai Suor Misaki? pensò Tosei preparando distrattamente la tracolla per il giorno successivo. La ragazza aveva un leggero brontolio provenire dallo stomaco, notò che sul mobile della sala vi era una teglia di pasta al forno avvolta nel cellophane sorrise riconoscendo il modo in cui era stato avvolto Devono avermelo fatto recapitare sapendo che detesto cucinare a parte i dolci e che corro il rischio di avere il diabete se mangio solo quello che ho voglia di mangiare afferrò la teglia, tolse il cellophane che ripulì con uno straccetto e ripiegò con cura cosicché potesse essere riutilizzato e infine mise la teglia nel piccolo forno a microonde sotto il mobile dei libri.



    Dopo alcuni minuti la pasta si era riscaldata e Tosei poté mangiare Certo che questo forno, nonostante sia piccolo funziona benissimo, chissà quanto costa, mi piacerebbe poterne prendere uno per l'orfanotrofio improvvisamente si sentì particolarmente sola Ho sempre voluto poter mangiare tranquillamente senza schiamazzi o marmocchi che urlano, però in questo momento mi sento sola, come se fossero loro quelli ad essersene andati, anche se in realtà è il contrario, dopotutto sono io quella che si è allontanata da casa sospirò e scosse la testa ad occhi chiusi, le era passata la fame. Avvolse nuovamente la teglia nel cellophane e la all'interno del piccolo forno a microonde in modo che non andassero in giro per tutta la stanza. Finito di sistemare, Tosei andò in bagno a lavarsi i denti, poco dopo indossò il pigiama e s'infilò sotto le coperte avvolta dai molti cuscini, non si addormentò subito, solo dopo alcuni minuti perché aveva dei pensieri rivolti alla sua famiglia all'orfanotrofio, in cuor suo si augurava che tutto fosse rimasto uguale e che stavano tutti bene.

    Edited by >susy> - 25/5/2015, 20:23
     
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  7. >susy>
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    :tosei:



    Al suono fastidioso della sveglia, Tosei si voltò dall'altra parte, mettendosi la coperta sopra la testa, era troppo stanca e andare a lezione era l'ultima cosa che voleva fare. La ragazza stava per riaddormentarsi quando suonò il cellulare, lamentandosi si girò verso il comodino e lo afferrò "Chi mi chiama a quest'ora?" chiese sbadigliando. Una voce ben conosciuta la rimproverò "Perché diamine urli in questo modo? Sai che detesto il rumore forte al mattino presto, mi vuoi davvero rovinare la giornata!" quello che disse la persona dall'altro capo del telefono fu una reazione inaspettata, tanto che la ragazza spalancò gli occhi, svegliandosi di colpo. "Un linguaggio del genere non ti si addice Suor Misaki!!" la riprese Tosei "Che insegnamento pensi di dare in questo modo? Ricordati che tutti ti prendono come esempio, dovresti avere un comportamento ed un linguaggio giudizioso" ora era lei che la stava sgridando, per interrompere il fiume di parole che in quel momento uscivano dalla bocca della suora sospirò "Ti ho già detto di stare tranquilla, non arriverò in ritardo. Sai che sono molto veloce a prepararmi" annuì sebbene nessuno la potesse vedere "Grazie della sveglia, domani potresti evitare di ripeterti? Mi sveglio sempre" sottovoce aggiunse "Prima o poi".
    Tosei si alzò dal letto sbuffando infilandosi le ciabatte Spero di capirci qualcosa pensò mentre entrava in bagno In teoria dovrei conoscerle tutte le materie, forse non a questi livelli ma una base solida la dovrei avere... se solo non avessi saltato metà delle lezioni all'orfanotrofio per dormire o andare in giro a zonzo. Dopo cinque minuti aveva già terminato di lavarsi, la doccia all'orfanotrofio bisognava farla in poco tempo altrimenti chi arrivava dopo rischiava di rimanere senza acqua calda, quindi per Tosei era semplice lavarsi velocemente, solo i capelli li aveva legati per non bagnarli erano ancora in ordine e di certo non aveva il tempo di asciugarli ed uscire con la testa bagnata equivaleva ad ammalarsi. A quel punto la ragazza afferrò la spazzala per poter pettinare i capelli Dannazione che male, quanti nodi!! pensò cercando di non gridare, dopo alcuni minuti di sofferenza era pronta per vestirsi. La ragazza si avvicinò all'armadio, in pochi giorni era riuscito a renderlo un campo di battaglia, talmente vi regnava il disordine Per fortuna ho anche pochi vestiti, se ne avessi di più chissà che macello riuscirei a creare sorrise al pensiero di una crisi di nervi di Suor Misaki. Tosei afferrò dei vestiti a casaccio, pescò una maglia larga color blu notte, che tirò indietro per far sì che la scollatura risultasse minore, un paio di pantaloni cargo azzurri e infine infilò un paio di scarpe comode da ginnastica, che preferiva rispetto agli stivaletti. Stava quasi per uscire senza la borsa a tracolla Sono proprio sbadata! pensò Tosei scuotendo la testa Di solito i libri di testo li preparavano sempre loro, ora che devo pensarci io è davvero una rottura ritornò sui suoi passi e afferrò la borsa a tracolla, fece passare la testa attraverso la spallina e senza controllare il contenuto, o meglio, non aveva voglia di perdere altro tempo a controllare, si augurava di aver messo tutto quello che le serviva e di non aver sbagliato Correrò il rischio, al massimo mi scuserò e dirò di aver fatto confusione quando ho preso il libro stamattina pensò Tosei scrollando le spalle Neanche ho voglia di legarmi i capelli, figuriamoci se ho voglia di rovistare dentro la borsa. Senza perdere altro tempo uscì dalla stanza, chiudendola a chiave prima di allontanarsi dal dormitorio per recarsi all'aula.



    Edited by >susy> - 25/5/2015, 20:25
     
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