Ray Puckett

Stanza n°20

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  1. >susy>
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    ray



    Ray arrivò al primo piano, si diresse verso l'ultima porta sulla sinistra, come le aveva detto la segretaria, prese la chiave dai pantaloni ed aprì la porta. Quando vide la stanza che si trovava davanti ai suoi occhi si sentì quasi come a casa. Solo l'odore era diverso, odore di chiuso e poco famigliare. Mi ci dovrò abituare, anche se non sarà per niente facile pensò sospirando, guardandosi attorno. Il pavimento era formato da grandi piastrelle beige senza una forma precisa ed una diversa dall'altra, c’era un enorme tappeto bianco, all'apparenza morbido, un tavolino grigio con dei cassetti e con sopra una pianta a fianco una sedia e sulla sinistra una lampada alta. Nel centro del tappeto c’era un tavolino di legno senza piedi, il centro fatto in vetro, pure su questo tavolino vi era una pianta. La parete sulla sinistra era in sasso con al centro un piccolo caminetto, lì vicino c’è un divanetto nero con un pouf dello stesso colore. Dietro il divano sono presenti altre due piante, sulla parete c'erano delle ampie finestre, con delle tende bianche ed un'altra lampada più alta e con una forma diversa da quella vicino alla sedia. Con tutte queste piante e il camino mi sento quasi come a casa pensò.

    salaray

    Portandosi dietro il suo trolley il ragazzo girò a destra e si diresse verso la camera da letto. Nella stanza il pavimento era liscio sul grigio chiaro, c’era un tappeto grigio scuro con sopra un pouf dello stesso colore del pavimento. Il letto era dello stesso colore del resto della stanza, le lenzuola e due cuscini erano di un colore grigio scuro il terzo era diverso ed era di colore rosso. Il comodino sulla destra del letto era di un grigio lucido con una piccola abat jour, sulla sinistra vi era una lampada alta pieghevole, la quale si poteva spostare a piacimento. Dietro al letto c'era una vetrata con la panoramica sul giardino, volendo poteva anche coprire la visuale con le tende in quel momento spostate ai lati. Sulla sinistra del letto c'era un altro comodino con sopra il telefono, dallo stesso lato c'era un armadio a quattro ante. Solo nella camera da letto non c'era traccia di piante. Per fortuna pensò sollevato Ray Queste piante le devo curare io, mentre quelle del ranch erano all'aperto e ci pensava la pioggia a provvedere di bagnarle oppure era mamma che se ne occupava. Il ragazzo si mise a sistemare i vestiti che aveva nel trolley all'interno dell'armadio. Sul comodino a destra del letto ci mise la foto della sua giumenta Luck "Forse così mi mancherà un po' meno" pronunciò quelle parole ad alta voce, come se questo lo potesse aiutare a convincersi che solo il vedere tutti i giorno la foto della sua cavalla non ne avrebbe sentito la mancanza. Una volta finito di sistemare tutto, si cambiò, andò sotto le coperte e si addormentò dopo pochi minuti.

    cameraray

    Edited by >susy> - 25/5/2015, 19:55
     
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  2. >susy>
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    ray



    Ray si svegliò, non sapeva se fosse presto o tardi. Mi domando quanto tempo ci impiegherò ad abituarmi, soffro ancora di un fuso orario pensò stiracchiandosi lanciando un occhiata all'orologio sul comodino. Una volta sceso dal letto, si diresse verso il bagno, dove si lavò, l'acqua fresca in faccia lo svegliò completamente.

    bagnoray

    Fuso orario o no, l'acqua fredda mi sveglia come in Texas pensò Può sembrare strano un bagno ad angolo, però mi piace un casino, senza contare che la vasca è bella grande con lo specchio da tirare per non bagnare in giro. Ritornò in camera, aprì l'armadio e guardò il contenuto con l'aria pensosa Chissà che tempo c'è qui, farà più freddo o più caldo rispetto a Houston?. Alla fine decise di indossare un paio di jeans, una camicia a quadretti arancione e bianca con le scarpe da ginnastica grigie con la suola e le stringhe bianche. Dentro alla borsa a tracolla mise il blocco di fogli con l'astuccio, prima di uscire si preoccupò di annaffiare tutte le piante. Speriamo di andare d'accordo con tutti e soprattutto di non essere in ritardo si augurò mentre chiudeva a chiave la porta della sua stanza per andare a lezione.



    Edited by >susy> - 8/10/2012, 11:30
     
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  3. >susy>
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    :ray:



    Per Ray quella prima giornata di lezione era stata molto interessante. Lui adorava la musica e cantare, sebbene non sapesse quanto potesse essere bravo in realtà, ma il professore l'aveva comunque incoraggiato a provare a recarsi al club di musica per dare un occhiata. Forse domani ci vado, senza dovermi per forza iscrivere, curioso com'è l'ambiente e se sarò il benvenuto mi tratterrò un po', altrimenti saluterò gentilmente e andrò da un'altra parte pensò il ragazzo, gli piaceva organizzarsi in anticipo, anche perché in quel modo non rischiava di essere impreparato. La prima cosa che fece fu preparare la borsa a tracolla con i libri e tutto il necessario per le lezioni che avrebbe avuto il giorno successivo Così domani mattina se dovessi aver problemi a svegliarmi non rischio di dimenticarmi nulla pensò Ray per non dare fastidio agli altri studenti nelle stanze accanto non accese la tv, però si mise le cuffiette per ascoltare un po' di musica. Ray si sedette sul divano e si rilassò, dopo qualche ora si alzò ed andò in bagno per lavarsi i denti e a farsi una doccia, quando ebbe finito indossò il pigiama per andare a dormire. Domani devo assolutamente mandare una e-mail ai miei genitori e comunicargli come mi trovo in questo ambiente così diverso da casa, però sono contento della decisione che hanno preso, in questo modo posso diventare una persona più colta con questi pensieri Ray si addormentò.

    Edited by >susy> - 25/5/2015, 19:59
     
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  4. >susy>
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    :ray:



    Ray era pronto per affrontare una nuova giornata. Si era svegliato ben due ore prima che la sveglia suonasse. Le sue abitudini mattiniere erano difficili da cambiare e il fuso orario non giocava a suo favore, faticava ad abituarsi ai cambiamenti, ma aveva una grande volontà ed era certo che nel giro di qualche settimana si sarebbe abituato alla nuova vita scolastica. Il primo giorno di lezione era stato interessante, si era presentato alla classe, in seguito però era rimasto sulle sue, perché voleva evitare di sbagliare, esprimendosi male e quindi essere incompreso o passare per un antipatico, relazionarsi con persone cresciute in città e quindi abituate ad un mondo completamente diverso dal suo per lui era complicato. Ognuno agisce e pensa in modo diverso dagli altri, ma se si è cresciuti in ambienti opposti questa differenza diventa un varco difficile da saltare senza cadere nel vuoto. Il compagno di classe dai capelli rossi gli aveva rivolto la parola, seppur cercando di rimanere cordiale Ray aveva espresso il suo interesse per la lezione. Quella mattina però si era deciso che quel giorno avrebbe provato a dialogare con i propri compagni di classe, anche con quello dai capelli rossi, aveva un aria poco raccomandabile, ma spesso le apparenze ingannano e lui voleva dargli una possibilità. Speriamo di non sbagliare o di fare qualche brutta figura... no, brutte figure non esistono, ci sono solo esperienze che ci aiutano a migliorare e capire meglio le persone che ci circondano fu questo quello che pensò Ray mentre si lavava i denti. Una volta terminato di lavarsi, aprì l'armadio, per quella giornata scelse un paio di jeans scuri con alcune sfumature in alto, una maglia nera con colletto grigio e una striscia dello stesso colore del bavero infine le solite scarpe da ginnastica grigie. Ora che sono pronto mi accorgo che non ho mangiato nulla per colazione, sono talmente contento che mi è passato di mente! pensò Ray tirandosi una manata sulla fronte Vabbé ora è tardi, non posso permettermi di arrivare in ritardo, farei una pessima figura, inoltre rischio di passare per una persona che non ha voglia di fare nulla e non prende seriamente la scuola e le sue regole. Inoltre mangiare a quest'ora mi sembra strano, dovrò abituarmi anche a questo. Passando dal salotto, vide il proprio riflesso nello specchio e si accorse di avere i capelli in disordine, ritornò in bagno e con il pettine li sistemò Ecco ora sì che sono pronto! si affrettò a tornare nel salotto. Ray fece per prendere la borsa a tracolla e uscire, un dubbio gli balenò in mente e si preoccupò di controllare il contenuto e constatare con la tabella delle lezioni se aveva preparato tutto in modo corretto la sera precedente, la stanchezza poteva avergli giocato un brutto scherzo e voleva essere sicuro di avere i libri delle materie corrette. Finito il controllo fece un grande sospiro ed uscì dalla propria stanza del dormitorio per dirigersi verso l'aula.

     
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3 replies since 26/9/2012, 15:15   177 views
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