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Primo SecondoTerzo QuartoQuinto Sesto
Primo SecondoFleur MinamiRose Yoshinori
Ray SecondoClovis MasashiQuinto Sesto
Tosei SecondoTerzo QuartoQuinto Sesto
Yoshinori continuava a fischiettare anche se si trovava nei corridoi Dunque per prima cosa dovremmo avere lezione di inglese e l'aula dovrebbe essere questa smise di canticchiare pensando che il professore fosse già arrivato, invece la stanza era ancora deserta Sono arrivato per primo? E' un evento raro! pensò divertito prendendo posto nella seconda fila nel banco vicino al muro, sedendosi sulla destra. Per prima cosa sistemò i libri in un angolo, mise il block notes con la penna al centro e prese a ciondolare con la sedia Che noia, mi sono svegliato troppo presto! Domani metterò la sveglia almeno mezz'ora dopo!. Il suo cellulare prese a suonare, smise di dondolare e si sedette in modo composto, sospirò e rispose alla chiamata "Buongiorno mamma, come stai?" mentre parlava sorrideva leggermente Questa donna mi stupisce sempre, ha orecchie in tutta la città "Cooosa?!? I miei amici sono tranquilli, gli ho ordinato di stare lontano da casa, quindi non possono aver rubato nulla" ora il tono era serio "Non ti darò i loro indirizzi per..." s'interruppe "Vuoi aiutarci? Ne sei sicura? Sei seria? Dimmi che non è una tua trovata politica per incastrarli e sostenere che il riformatorio fa bene ai giovani" il ragazzo rimase in silenzio ascoltando quella che la propria madre aveva da dire. Yoshinori appoggiò il gomito del braccio che teneva il cellulare sul banco "Sono sorpreso che sei riuscita a capire cosa cercavamo... Se vuoi ricevere degli aggiornamenti sulla questione ti farò sapere appena mi faranno rapporto" sorrise "Certo i miei ragazzi sono persone in gamba, ma se tu usassi metà delle risorse che possiedi in qualità di sindaco lo potresti sapere in mezza giornata se non in poche ore" annuì "Va bene mamma, ora ti devo lasciare che ti ho risposto anche se sono in classe e da un momento all'altro potrebbe arrivare il professore. Sì ti voglio bene anche io mamma, buona giornata" appena la chiamata terminò Yoshinori emise un sospiro, sistemando il cellulare nella tasta dei jeans. Quella giornata era iniziata con una notizia sorprendente, sua madre aveva scoperto che lui stava cercando di rintracciare da tempo la sorella maggiore che i genitori avevano abbandonato, purtroppo finora, nonostante le numerose ricerche non riusciva a trovare un indizio su dove potesse essere andata una volta uscita dall'orfanotrofio. E all'improvviso mia madre mi da la sua completa disposizione per aiutarci, perché anche lei vuole sapere che fine ha fatto sua figlia... a quanto pare papà ha fatto tutto anche alle sue spalle e lei ha semplicemente dovuto accettare quella decisione fece una smorfia scuotendo la testa Per fortuna non sono diventato come lui, dovevo essere proprio un bambino idiota per desiderare di assomigliarli da grande. Yoshinori fissava davanti a sé perso nei propri pensieri Forse mi dovrei riprendere, devo stare attento alla lezione, non devo avere distrazioni, anche se si tratta di una cosa molto importante per me prese la penna ed iniziò a farla girare tra le dita.
Edited by >susy> - 25/5/2015, 15:49
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Si assicurò di rimanere distante dal fischiettio, grazie al suo buon udito non gli fu difficile. Quando arrivò davanti l'aula sentì la voce di Yoshinori. La sua intuizione era giusta, quello che aveva sentito fischiettare doveva essere lui. Purtroppo riusciva a sentire il discorso, così per discrezione decise di allontanarsi dalla porta finché non era più capace di distinguere le parole. Il mio udito sensibile è davvero una scocciatura qualche volta, certo che non dovrebbe fare telefonate private in classe ad alta voce. Non teme per la sua privacy? .
Quando finalmente non sentì più niente decise di entrare. "Buongiorno" disse con voce calma e profonda, dirigendosi in terza fila e si sedette al quarto posto, quello accanto lo avrebbe lasciato a Clovis.
Appoggiò la cartella colorata sul banco e si sedette composto, irritato per la presenza del ragazzo dai capelli rossi. Non dire niente. Non dire niente. Non dire niente continuava a ripetersi, senza successo. Non riuscì a trattenersi, si girò verso il compagno e con tono saccente gli disse "Le telefonate private sarebbe meglio che non le facessi ad alta voce in classe, sempre che tu tenga alla tua privacy. " lo guardò con aria di sfida poi aggiunse con un ghigno " Te l'ho detto solo per dire, non ho ascoltato ovviamente " concluse.
Edited by Riku-san - 25/5/2015, 13:31. -
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Il primo a raggiungerlo in classe fu il ragazzo con gli occhiali. Che bello pensò Yoshinori Proprio il più simpatico doveva arrivare! Domani devo decisamente dormire di più, meglio arrivare in ritardo piuttosto che stare in silenzio con il signor precisino lo salutò con voce calma e quindi decise di fare lo stesso "Buongiorno anche a te". Lo osservò mentre raggiungeva il suo posto, Yoshinori sapeva che la sua presenza gli dava fastidio, era naturale, a molti faceva quell'effetto, ma non disse nulla, continuò a giocare con la penna a biro guardandosi in giro, speranzoso nell'arrivo di qualcuno di più cordiale e socievole. Poco dopo il compagno di classe gli rivolse nuovamente la parola, facendo riferimento alla telefonata che aveva avuto con la madre, gli disse che se voleva mantenere la sua privacy avrebbe dovuto evitare di rispondere al telefono in classe e soprattutto parlare ad voce alta, sebbene sostenne di non aver ascoltato il dialogo che aveva avuto luogo. Se fosse così non sapresti che stavo parlando al telefono, ma tu guarda questo, lo dice pure ghignandomi in faccia! Se fossimo in strada te lo farei sparire a suon di pugni! Avanti, calmati! Ricordati delle lezioni di galateo e di buone maniere, rispondi in un modo che non si aspetta visto quello che pensa di te e del pregiudizio che si è fatto nei tuoi confronti si raccomandò Yoshinori prima di rispondere "Ti ringrazio dell'interessamento, prendo nota e la prossima volta eviterò questo genere di comportamento in un luogo pubblico" sorrise in modo cordiale e alzò lievemente la mano in segno di scusa. Adesso vediamo chi arriva, potrebbe arrivare quella pazza ragazza suora, preferisco lei a questo musone, almeno non nasconde il suo disprezzo nei miei confronti parlandomi come se fossi un cane randagio che non sa come comportarsi Yoshinori scosse la testa Cosa diamine sto pensando!? Accidenti, questo mi fa andare fuori di testa! si passò una mano tra i capelli Spero che gli altri si muovano ad arrivare o potrei uscire e tornarmene a dormire solo al pensiero di dormire sbadigliò, coprendo la bocca con una mano, giusto per evitare altre discussioni con il compagno di classe quattrocchi.
Agnes Aletha Murray uscì dalla sala professori per dirigersi nella propria aula, diede una veloce occhiata all'orologio Perfetto, sono in orario, probabilmente non sarà ancora arrivato nessuno. La professoressa si augurava di avere una classe volenterosa di imparare e attenta, era molto pignola, forse troppo rispetto ad alcuni suoi colleghi, ma dopotutto era normale che lo fosse, se fosse stata meno severa nessuno avrebbe imparato nulla e sapere una lingua straniera era molto importante. "Good morning" disse Agnes entrando in classe e notando con piacere che due studenti erano già arrivati ed erano seduti in maniera composta al proprio banco, uno sembrava molto diligente, mentre l'altro all'apparenza non sembrava un ragazzo tranquillo, sebbene fosse ben vestito, ma a lei importava che fosse attento durante le sue lezioni e non creasse discussioni inutili con i compagni. Nell'attesa che arrivasse anche il resto della classe, si sedette alla cattedra sistemando il materiale che sarebbe servito durante la lezione, aprì il registro della classe ed iniziò a leggere i nomi Se conosco i nomi è più semplice collegarli ad una faccia pensò Agnes prima sistemandosi gli occhiali e poi guardando nuovamente l'orologio Speriamo che non ci siano ritardatari, se non riesco a finire la lezione anche se suona la campanella non importa, rimarranno seduti finché gli esercizi non saranno terminati su quello era molto categorica, appena la classe sarebbe stata al completo avrebbe fatto un bel discorsetto.
Edited by Riku-san - 24/5/2015, 21:18. -
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Yoshinori lo sorprese con la sua educazione, nonostante era chiaro dal suo tono di voce che lo stava prendendo in giro. Si pentì di avergli parlato. Sapeva che avrebbe dovuto stare zitto, ma non era nel suo stile trattenere i pensieri. Lo vide passarsi la mano fra i capelli, dopo aver alzato la mano in segno di scusa. Sembra nervoso, almeno non sono l'unico a disagio pensò.
Si sistemò gli occhiali, nervoso. "L'ho detto solo per dire, davvero" puntualizzò. Poi sentì la voce di una signora salutare in inglese, Per fortuna è arrivata la prof. Si alzò in piedi per salutarla e disse "Good morning" con un'ottima pronuncia e si risedette.
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Fleur entrò in classe e salutò la professoressa "Buongiorno signorina Murray" vide seduti Yoshinori e Masashi e quindi decise di prendere posto nel banco di fronte a Masashi nel lato opposto al suo, fece un piccolo cenno verso entrambi i ragazzi "Buongiorno, siete stati mattinieri, non l'avrei mai detto" aggiunse l'ultima frase diretta al ragazzo dai capelli rossi con un piccolo sorriso e si accomodò al suo posto prendendo fuori il libro di inglese e il quaderno, attaccando poi la borsa al gancetto accanto al banco. Sperava che l'amica si sedesse accanto a lei come nei giorni precedenti, era pronta a indicarle il posto una volta entrata.
Clovis era ancora a braccetto con la sorella minore quando arrivarono davanti all'aula subito dietro a Fleur, entrò e saluto con un cenno del capo la professoressa "Buongiorno" a testa bassa si andò a sedere nel posto vuoto accanto a Masashi, "Ciao, allora per oggi pomeriggio siamo d'accordo, vero?" chiese all'amico sperando in una sua risposta positiva.
Rose teneva ancora il fratello a braccetto arrivati davanti all'aula, lo liberò prima di entrare dove c'erano già il ragazzo con gli occhiali, Yoshinori e la professoressa di inglese, salutò tutta sorridente "Buongiorno!" si andò a sedere nel posto accanto a Yoshinori si voltò verso di lui con ancora un grande sorriso stampato in faccia "Spero non ti dispiaccia se mi siedo qui accanto a te Yoshi-kun, accanto a mia sorella sicuramente si siederà Minami e mio fratello ha già preso posto accanto al suo amico e insomma sei l'unica altra persona che conosco."
Edited by @maghetta@ - 25/5/2015, 13:47. -
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Minami camminava davanti a tutti e fu anche la prima ad aprire la porta. La aprì un po' sbirciando all'interno e quando vide Yoshinori richiuse rapidamente la porta, facendo attenzione a non far rumore. Rimase ad aspettare i suoi compagni e quando li vide entrare attese qualche altro secondo davanti alla porta. Sicuramente sarò rossa in faccia, sarà meglio che mi dia una mossa ad entrare però... si schiaffeggiò la faccia e rimase con le mani appoggiate sulle guance per un po'. Poi alzò i pugni al livello del viso e sussurrò "Forza!", spalancando la porta sorridente. "Buongiorno" disse a gran voce, cercando di camuffare l'imbarazzo. Notò solo qualche minuto dopo la professoressa. A quel punto arrossì per aver alzato la voce e sussurrò "Scusi". Così si affrettò ad andare a sedersi, vide Fleur indicarle il posto accanto a lei e felice si sedette lì dove aveva indicato.
Appena seduta, notò nel banco accanto Yoshinori, in tutto il suo splendore. Non ci credo! E' proprio seduto qui di fianco a me! Che fortuna! Sento che sarà una bellissima giornata quella di oggi! Chissà se riuscirò a parlargli, forse potrei accennargli del club... anche se credo lo sappia già...
Non riusciva a vederlo bene e si accorse solo dopo un po' che era Rose a coprirle la visuale, poiché gli si era seduta accanto. Ma è Rose! Cavolo, che invidia! Gli sta già parlando... come vorrei sapere perché si conoscono... però forse in questo modo sarà più facile per me parlargli.
Si girò verso la sua amica Fleur e arrossendo le sussurrò "Hai visto chi abbiamo accanto? Sento che è un giorno fortunato, avevi ragione sul vestito!" disse senza un preciso collegamento logico.
Presto entrarono anche gli altri suoi compagni, Fleur, Clovis e la loro sorellina. Il suo amico si sedette accanto a lui, come aveva sperato e alluse all'accordo della sera prima. "Certo, siamo d'accordo". Poi gli fece segno con la testa verso Yoshinori e sussurrando gli disse "Per fortuna siete arrivati, mi sono trovato da solo con capelli-rossi. Pochi minuti e sarebbe cominciata una lotta psicologica". Evitò di raccontare dell'episodio della telefonata. Non voleva essere pettegolo.
Poi vide entrare Minami, con uno splendido vestito azzurro con sfumature di marrone. Che oggi sia serena ma anche un po' preoccupata per il club, come un cielo nuvoloso? pensò, di nuovo sorpreso di sé stesso. La ragazza salutò a gran voce, anche se le sembrava diversa dal solito, ma non ebbe il tempo di pensarci perché distratto dalla sua goffaggine: era chiaro che non si fosse accorta della professoressa e imbarazzata era andata a sedersi accanto a Fleur, proprio nel banco di fronte al suo.
Divenne un fascio di nervi quando si accorse che la ragazza era seduta a fianco a Rose e Yoshinori. Chissà che ci trova in quello pensò guardandola tutta imbarazzata e titubante.
Edited by Riku-san - 25/5/2015, 16:09. -
+1 .
L'amico gli rispose che per il pomeriggio erano ancora d'accordo come aveva detto la sera prima, Clovis annuì e sorrise leggermente contento della risposta, non stava nella pelle, non vedeva l'ora che la lezione terminasse per andare poi dritto ai club.
Masashi gli indicò il ragazzo dai capelli rossi e gli disse che poco che era contento del loro arrivo e che avrebbero cominciato una guerra psicologica altrimenti, Clovis scosse la testa vedendo Rose seduta accanto a lui chiaccherare tranquillamente e Minami tutta rossa in viso solo per il fatto di essersi seduta accanto a lui, si fece serio "Non capisco proprio come mia sorella Rose e Minami possano trovarlo simpatico, certo non l'ho ancora conosciuto bene ma non mi sembra un tipo molto avvicinabile" disse a bassa voce, così che solo Masashi potesse sentire.
Minami era entrata in classe come suo solito piena di energia e salutando a gran voce per poi farsi prendere dall'imbarazzo una volta visto che nell'aula c'era già la professoressa, Non c'è niente da fare è troppo buffa prese fuori l'agendina e cominciò a scrivere
Guardando mi meraviglio
non conosco altro posto
non conosco altra persona
solo tu.
e la rimise in tasca.
Minami entrò in classe salutando a gran voce per poi diventare rossa e imbarazzata una volta che si accorse che c'era anche la professoressa, per fortuna si accorse che le aveva fatto cenno di sedersi accanto a lei e così fece, peccato che al banco accanto a loro ci fosse Yoshinori accidenti non ci avevo fatto caso! Minami si voltò verso di lei tutta felice per il fatto che il banco accanto al suo era occupato dal ragazzo dai capelli rossi, Fleur non rispose si limitò a scossare il capo e a sospirare Non devo solo preoccuparmi per Mina-chan ma anche per mia sorella che si è andata a sedere accanto a lui tutta serena e felice, come diavolo fa a conoscerlo? Già il primo giorno l'ho vista andare diretta vicino a lui! Fleur si era innervosita così guardò un attimo verso la finestra e fece un altro sospiro, si tranquillizzò e guardò in direzione della professoressa sperando che la lezione cominciasse al più presto, non vedeva fosse il pomeriggio sicuramente sarebbe andata al club con Minami e poi sarebbe andata anche al suo club, doveva convincere Rose ad iscriversi.
Edited by Riku-san - 25/5/2015, 14:16. -
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Il ragazzo con gli occhiali specificò che aveva fatto quell'affermazione tanto per dire e Yoshinori pensò che era meglio evitare di rispondere, altrimenti rischiava di mandarlo in infermeria. Quando la professoressa entrò in aula Yoshinori rispose al suo saluto, aveva studiato molto l'inglese al collegio quindi la sua pronuncia era ottima, anche il compagno di classe ricambiò il saluto dell'insegnante alzandosi addirittura in piedi Pfffft pensò trattenendosi dal ridere. Poco tempo dopo arrivarono altri compagni di classe e l'aria si animò. Tutti salutarono la professoressa e la ragazza, che se non ricordava male si chiamava Minami, entrò salutando a gran voce e si scusò subito dopo, evidentemente si era accorta di aver parlato forte, nel frattempo tutti stavano prendendo posto. Accanto a lui apparve Rose, aveva un grande sorriso come suo solito, gli disse che si sarebbe seduta accanto a lui perché i suoi fratelli avevano già il compagno di banco e lui era l'unico che conosceva. Yoshinori le sorrise cordiale "Rose, che piacere vederti, grazie al cielo ci sei tu! Siediti pure" non le disse nulla al fatto che l'avesse chiamato Yoshi-kun, lei era l'unica che poteva chiamarlo in quel modo, anche perché non lo faceva per prendersi gioco del suo nome. Avvicinandosi al banco della ragazza a bassa voce aggiunse Pensavo di esplodere quando ero qui da solo con il signorino son educato e so tutto io quattrocchi. Mi raccomando se dovessi addormentarmi svegliami come ai vecchi tempi. Se hai bisogno di zuccheri sai che ho sempre qualche caramella sempre sorridendo le fece l'occhiolino.
Ray aveva fatto una lunga passeggiata per il parco dell'istituto, dimenticandosi di controllare l'ora per l'inizio della lezione, ma quando stava in mezzo alla natura lui si sentiva a casa e aveva avuto un sacco di nostalgia, così si era seduto su una panchina ad osservare il cielo. Quando entrò in classe, quasi si pietrificò sulla porta nel vedere tutti i compagni già seduti e la professoressa seduta alla cattedra. "Good morning to everybody" pronunciò quella frase con l'accento americano, quello non poteva toglierlo, sperava solo che alla professoressa non desse fastidio. Decise di sedersi nel banco sulla sinistra vicino alla finestra della fila in mezzo, giusto per avere un contatto con la natura, dopotutto per lui sarebbe stato facile seguire la lezione di inglese, ma non per questo si sarebbe distratto. I suoi compagni di classe erano già raggruppati e socievoli tra di loro Spero di riuscire a scambiare quattro chiacchiere con qualcuno di loro, nella pausa o al club di musica pensò mentre sistemava diligentemente tutto l'occorrente per seguire al meglio la lezione.
Tosei entrò in classe sbadigliando "Giorno a tutti quanti" disse a bassa voce, si andò a sedere nel posto in fondo all'aula vicino alla finestra come la volta precedente, sulla sinistra mentre sulla sedia affianco appoggiò la tracolla Così posso stare tranquilla pensò mentre tirava fuori i libri dalla borsa a tracolla. Tosei notò che la sorellina di Fleur si era seduta accanto a Yoshinori Chissà cosa le frulla per la testa per sedersi vicino ad un tipo del genere sbadigliò nuovamente Spero solo che non ci faccia parlare perché non so mezza parola di inglese... uff ma perché non ho controllato prima che lezione avevo oggi? Dovevo rimanere a dormire... settimana prossima di certo questa professoressa non vedrà la mia faccia. Nei libri scolastici aveva messo anche un romanzo che doveva iniziare Se la lezione si fa troppo complicata mi metterò a leggere e la giornata volerà in un baleno pensò Tosei, neppure quel pensiero però le fece migliorare la visione della giornata, anche perché l'insegnante le sembrava una molto precisa Oh cielo... assomiglia al quattrocchi in versione femminile!! Fantastico! Sono fritta, cotta e bollita! si tirò una manata sulla fronte.
Edited by >susy> - 25/5/2015, 15:52. -
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Yoshinori le sorrise cordialmente e le disse che poteva sedersi accanto a lui e che anzi gli faceva molto piacere che ci fosse lei, Rose rise a bassa voce a quella frase "Rimasto tutto come un tempo? Ti sei già fatto dei nemici come dici tu?" disse quella parola cercando di imitare il modo di parlare del ragazzo, Yoshinori aggiunse inoltre avvicinandosi a lei e parlando a bassa voce che pensava di esplodere a rimanere da solo con il ragazzo con gli occhiali e che si raccomandava di svegliarlo se dovesse addormentarsi "Ah, capisco cosa intendi, da noi al collegio quel tipo di persone non ha vita lunga, li rimettiamo subito in riga, ma se va d'accordo con i miei fratelli forse non è un cattivo ragazzo, semplicemente non ci capisce" disse la ragazza seria e annuendo alle sue parole "Comunque stai tranquillo ci penso io a tenerti sveglio!" disse dandogli una piccola spintarella con la spalla. I suoi occhi si illuminarono quando il ragazzo le disse che come sempre aveva delle caramelle "Quelle frizzanti che mi piacciono tanto?" adorava quella sensazione fastidiosa sul palato e sulla lingua, tese la mano aspettando che il ragazzo gliene passasse già una.. -
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Yoshinori soffocò una risata con un colpo di tosse quando Rose gli domandò se si fosse fatto già dei nemici, le rispose alzando le spalle "Esatto, tutto come un tempo, ovunque vado ho nemici, anche se voglio stare tranquillo... ci ho fatto l'abitudine, oramai sono cose che non cambiano". Rose affermò di capirlo per quanto riguardava il ragazzo con gli occhiali, in fondo nel loro collegio le persone del genere non duravano molto, ma disse anche che se andava d'accordo con i fratelli non doveva essere una cattiva persona Come sempre vede il lato positivo in tutto e tutti pensò Yoshinori, ricevette una piccola spintarella con la spalla e la promessa che ci avrebbe pensato lei a tenerlo sveglio. Gli occhi di Rose furono felici nel sentire nominare la parola caramella, subito gli chiese se fossero quelle frizzanti che le piacevano e allungò la mano "Ahahah" rise piano lui mettendosi la mano in tasta "Ecco te ne lascio due, ma cerca di non farti beccare a mangiare in classe, non so se anche qui è vietato" fece cadere le caramelle sul palmo della mano della ragazza. Con la coda dell'occhio aveva visto entrare in classe anche la ragazza suora, che nemmeno lo aveva degnato di uno sguardo Bene, vuol dire che almeno oggi mi lascerà in pace! Finita la lezione ho altre cose da sbrigare pensò Yoshinori riprendendo a giocare con la biro.. -
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Agnes vide entrare in classe un gruppo di studenti molto vivace che la salutarono, una studentessa con un vestitino parlò in tono molto alto e subito dopo si scusò, la professoressa ricambiò il saluto, dopotutto era solo una ragazza vivace, ma era anche educata e la cosa era apprezzata. Poco dopo entrò un ragazzo che salutò con un forte accento americano Lui deve essere sicuramente Ray Puckett pensò Agnes Mi auguro solo che non pensi di sottovalutare la mia lezione solo perché è la sua lingua madre. Infine arrivò una ragazza che la prima cosa che fece fu sbadigliare e in seguito salutare. Agnes scosse la testa con disappunto Questa qui mi sa tanto che non rimarrà sveglia a lungo. Se dovesse addormentarsi le assegnerò una marea di compiti si sistemò nuovamente gli occhiali, sperando che il chiacchiericcio degli studenti si sarebbe presto smorzato. Per far passare il tempo controllò la lista e il numero di studenti seduti e si rese conto che tutti erano già in aula, così decise di iniziare la lezione, nonostante mancasse ancora qualche minuto al suono della campanella. "Bene, lasciate che mi presenti per chi di voi ancora non mi conosce sono Agnes Aletha Murray la vostra insegnante di inglese. Dunque prima di iniziare a dialogare con voi solo in inglese devo farmi un idea del vostro livello di conoscenza, non posso permettere che qualcuno non comprenda quello che spiego durante la mia lezione" disse la professoressa alzandosi in piedi con un plico di fogli in mano "Vi consegnerò questo formulario, vi prego di completarlo ed infine scrivere una vostra breve presentazione, inserendo anche quanti anni di studio avete dedicato all'inglese, mi servirà per sapere come procedere nelle prossime lezioni e che tipologia di esercizi dovrò assegnarvi". Passò davanti a tutti i banchi e lasciò un totale di tre fogli a testa "Potete fare con calma, avete tutto il tempo a disposizione per compilarli, questo non è un test, se avete domande o necessitate dei consigli non fatevi problemi e chiamatemi, sono qui per questo" finito di consegnare i fogli ritornò alla cattedra "So che vi siete già presentatati tra di voi gli scorsi giorni, per evitare di farvi ripetete tutto da capo, vi chiederei di mettere un bigliettino con il vostro nome davanti, cosicché possa impararli" si sistemò gli occhiali e proprio in quel momento suonò la campanella.
Edited by @maghetta@ - 25/5/2015, 14:34. -
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La porta si riaprì altre due volte, la prima entrò Ray che salutò in un un forte accento americano e prese posto accanto alla finestra nella fila dietro alla loro e la seconda entrò Tosei che sbadigliò e salutò a bassa voce per poi andarsi a sedere in fondo all'aula vicino alla finestra, Fleur si voltò per salutare sperando almeno in un cenno di risposta.
La professoressa si presentò alla classe spiegando che avrebbe parlato solo in inglese durante le sue lezioni, per lei non era un problema era quasi la sua lingua madre dato che si era trasferita in inghilterra da piccola, e proseguì consegnando dei formulari dove chiese di compilare con una breve presentazione e di indicare quanti anni di studio della lingua avevano fatto. Fleur guardò il foglio davanti a lei e alzò la mano "Sarà una domanda sciocca ma dobbiamo scrivere in inglese giusto?" attese una risposta della professoressa e nel frattempo scrisse su un biglietto Fleur Sakurako per poi metterlo davanti a lei sul banco come aveva richiesto la signorina Murray.
Yoshinori rise alla sua imitazione e le diede due caramelle dicendole di stare attenta a non farsi beccare, la ragazza se ne mise subito una in bocca e spalancò gli occhi appena sentì il gusto frizzante solleticarle la lingua.
Entrarono due ragazzi il primo salutò con un forte accento americano e la seconda entrò sbadigliando Non credo di aver ancora parlato con loro, oggi dovrò assolutamente far conoscenza, magari potrei chiedergli se vogliono venire al club sorrise tra sè e sè voglio portare tutti al club di musica che ha creato Minami neanche fossi io la presidente!.
La professoressa poi si presentò alla classe spiegando il metodo che avrebbe usato durante le lezioni, non aveva problemi con la lingua aveva vissuto in inghilterra fin da piccolissima, passò dei formulari da compilare e proprio mentre pensava in che lingua doveva scrivere la sorella prontamente alzò la mano e lo chiese all'insegnate, aspettando una risposta prese un foglietto e scrisse Rose Sakurako e lo posizionò davanti a lei, poi ne prese un altro e vi scrisse Yoshinori Rokuya e lo posizionò davanti al ragazzo "Immaginavo sarebbe stata una scocciatura per te" disse a bassa voce la ragazza sorridendo scherzosamente.. -
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Fleur non le rispose, scossò il capo e sospirò. Poi si girò dall'altra parte, verso la finestra, e Minami non capì bene cosa fosse successo. Che sia perché le ho parlato di Yoshinori? Forse a lei non fa piacere... Poi ripensò che accanto al ragazzo appariscente dai capelli rossi, si era seduta anche sua sorella Rose, Forse è solo preoccupata per lei, o peggio! Forse voleva che si sedesse sua sorella vicino a lei, però quando sono entrata Rose era già seduta a fianco a Yoshinori... questo cosa significherà?.
Continuò a pensare alla reazione di Fleur, continuando a guardare la stanza. Vide il ragazzo di bella presenza, con cui ancora non aveva parlato, entrare salutare con un bel accento e sedersi accanto alla finestra. Poco dopo entrò anche Tosei, che salutò sbadigliando. Persa nei suoi pensieri la salutò soltanto con la mano. Poi la vide sedersi in fondo all'aula anche lei accanto alla finestra, A lei e all'altro studente deve piacere proprio guardare il paesaggio pensò.
Fu distratta dal chiacchiericcio proveniente dal banco accanto, Rose e Yoshinori sembrano proprio in confidenza... vorrei chiedere qualcosa in più a Fleur ma non adesso. Infondo sembra che il problema siano proprio quei due...
La professoressa iniziò a parlare, si presentò di nuovo per chi ancora non l'aveva conosciuta. Disse che avrebbero dialogato soltanto in inglese ma diede a tutti l'opportunità di scrivere in un formulario le basi che si avevano della materia. Non era la prima volta che la incontrava e la sua prima impressione non cambiò: le sembrava molto esigente e troppo seria. Si ricordò però di quando la lasciò parlare del suo club e quindi si convinse del fatto che in realtà ci teneva solo al suo lavoro.
L'insegnante consegnò i formulari e disse che si sarebbero potuti prendere il tempo necessario, le sembrò più disponibile di quanto volesse mostrare.
Aggiunse anche che, per evitare di ripetere le presentazioni già fatte nei giorni precedenti, avrebbero dovuto scrivere il proprio nome su un foglio e poi metterlo sul banco davanti a loro.
Minami fece una smorfia, non le piaceva molto quel modo di trattare gli alunni. Non voleva essere riconosciuta solo grazie ad un nome sul banco, però doveva adattarsi. Sospirò e strappò un foglio dal suo blocknotes poi scrisse Minami Eto con un piccolo, quasi illeggibile, cuoricino finale. Notò poi che accanto a sé, Rose prese due foglietti. Non mi dire che sta scrivendo anche il suo nome! pensò preoccupata.
Si spaventò quando accanto a lei Fleur chiese alla professoressa se bisognava compilare il formulario in inglese, Ah, ha parlato! Bella domanda Fleur! Io non mi ero nemmeno posta il problema! diversamente da come avrebbe fatto non lo disse. Aveva iniziato ad avere un certo timore a parlare con l'amica.
Clovis la pensava come lui e sembrava preoccupato anche per sua sorella Rose. Notò che l'atmosfera in classe si era tranquillizzata, temeva che la presenza di Yoshinori, con la sua aura cupa, potesse rendere tutti nervosi. Eppure sembrava che gli unici che soffrivano per la sua presenza fossero lui, Clovis e Fleur, che per qualche motivo si era girata, guardando in direzione della finestra.
Entrarono poi il ragazzo del giorno prima di cui non conosceva il nome e la ragazza bassina coi capelli grigio chiaro, entrambi si diressero nei posti accanto alla finestra. Il ragazzo in terza fila e la ragazza nell'ultima.
Loro due sembra che si siano un po' isolati... di sicuro se non avessi conosciuto Minami e Clovis avrei fatto anch'io così... pensò.
Poi la professoressa parlò e si presentò per chi, come lui, non l'aveva ancora conosciuta. Quindi ha già fatto lezione. Consegnò a tutti un formulario, dove avrebbero dovuto scrivere da quanti anni studiavano l'inglese, poiché una volta stabilito il livello generale della classe nella sua materia, avrebbe dialogato solo in inglese. Fortunatamente me la cavo in inglese... presumo che vorrà che scriviamo in inglese
Fleur, prontemente, chiese in quale lingua bisognasse compilare il formulario, così attese anche lui la risposta.
La signorina Murray aveva anche chiesto loro di scrivere su un foglio il proprio nome e di posizionarlo sul banco davanti a loro. Lui aveva solo quaderni quel giorno e per evitare di strappare un foglio inutilmente si girò verso il suo compagno di banco e gli chiese "Clovis, avresti un foglietto? Non vorrei cominciare a strappare i fogli dal quaderno prima ancora di averci scritto qualcosa su..." alzò il sopracciglio in segno di intesa.
Edited by Riku-san - 25/5/2015, 16:15. -
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Shana aveva ancora perso tempo consultando la mappa per non perdersi. Quando arrivò si dovette fermare davanti alla porta perché aveva il fiatone. Appoggiò le mani sulle gambe cercando di riprendersi. Si girò alla sua destra e vide la porta chiusa, o cavolo sono arrivata tardissimo!. Si aggiustò la gonna e la maglietta ed educatamente bussò alla porta, sono sicura che la prof di inglese mi rimprovererà a dovere, in fondo me lo merito, anche se sono nuova alla Hexford School!. Rimase a pensare mentre aspettava il permesso della professoressa per entrare.
Edited by Riku-san - 26/5/2015, 19:29. -
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Una studentessa le porse la domanda se dovevano compilare il formulario in inglese oppure no, Agnes le sorrise lievemente rispondendole "Nessuna domanda è sciocca Fleur, bensì è legittima. Se riuscite a rispondere in inglese va bene, anzi in questo modo avrò l'occasione di poter controllare anche il vostro modo di scrivere e sapere come correggervi, però se avete problemi o difficoltà potete rispondere in giapponese" con piacere notò che tutti stavano preparando il biglietto con i loro nomi. In fondo è una classe attenta pensò Agnes Sono certa che potrò lavorare bene con loro rimase a fissare la classe per assicurarsi di non perdersi qualche mano alzata in caso di domande.
Dopo un po' sentì qualcuno bussare alla porta, controllò il registro e si accorse di un altro nome, Shana Mori, così immaginando fosse lei disse "Avanti".
Yoshinori represse l'istinto di stiracchiarsi. La professoressa si era presentata e aveva spiegato a grandi linee come avrebbe proceduto nelle sue lezioni, infine chiese a loro di mettere un biglietto con il loro nome Oooh ma andiamo! Devo compilare un cavolo di formulario e mettere anche il mio nome davanti? pensò Yoshinori sbuffando. Stava per prendere in mano la penna per scrivere il proprio nome quando davanti a lui apparve un foglietto con scritto il nome, Rose glielo aveva preparato e messo al suo posto, scherzosamente gli disse che immaginava che per lui fosse una scocciatura, lui non poté fare a meno di sorridere "Ci puoi giurare, mi conosci davvero troppo bene".
Yoshinori iniziò compilare lentamente il formulario, non gli andava né di finire per primo né per ultimo, così curava attentamente la grafia, parola per parola, a metà del primo foglio chiese "Fammi indovinare Rose, vuoi andare al club di musica più vero? Stavolta cerca di non tirarmi in mezzo solo perché sai che suono la chitarra elettrica, il violino e l'arpa, ok? Ti ricordo che al collegio non è andato bene come esperimento e vorrei evitare di rovinare ancora qualcosa" in qualche modo si preoccupava sempre per lei, in apparenza sembrava fragile, sapeva che in realtà aveva una forte determinazione, ma si ricordava anche quando l'avevano presa di mira solo perché parlava ed era in una band con lui, quella era una cosa che non riusciva a perdonarsi, certo, l'aveva tirata fuori dai guai ma ci era finita per colpa sua.
Alla richiesta della professoressa di mettere il proprio nome Ray strappò un foglio dal blocco appunti, lo piegò diligentemente a metà e vi scrisse sopra Ray Puckett. Quando la professoressa gli consegnò il formulario lui iniziò a scrivere non appena il foglio fu posato sul banco. Solo in un secondo momento, quando la sua compagna di classe domandò in che lingua bisognava rispondere si bloccò Oh, no! Forse ho sbagliato a scrivere in inglese e mi toccherà chiedere all'insegnante di consegnarmi un altro foglio, perché sono così impulsivo e faccio tutto dando per scontato? con quel pensiero iniziò a muovere la gamba su e giù dal nervoso. Si calmò non appena la professoressa rispose che potevano rispondere nella lingua che preferivano a seconda delle loro conoscenze, Ray tirò un sospiro di sollievo, chiuse gli occhi per calmare la respirazione, quando si sentì nuovamente calmo, pronto riaprì gli occhi e riprese a compilare il formulario, stando attento a non commettere errori dovuti alla fretta Ho tutto il tempo per rispondere, fai con calma, altrimenti rischi per passare per un saputello e uno che vuole essere il primo della classe e non sono mai benvolute persone del genere, questo lo so finito di compilare il primo foglio Ray abbassò la penna e guardò fuori dalla finestra.
Le nuvole grigie si stavano muovendo mosse dal vento e si stavano raggruppando, formandone una ancora più grande Spero che il tempo migliori, non mi sono portato dietro un ombrello dopo alcuni minuti si riscosse e riprese a compilare i fogli.
Tosei notò Fleur salutarla le rispose mimando il saluto con la mano. La professoressa Murray parlò, dapprima si presentò e in seguito parlò di quello che avrebbero fatto in un primo momento in quella lezione.
Se scoccia questa! Ha iniziato a spiegare ancora prima che suonasse la campanella pensò Tosei quando la docente chiese loro di scrivere il loro nome su un foglio per poter imparare i loro nomi Per quattro studenti tutta questa scenata, bah! Le scuole sono proprio strane! nonostante quel pensiero preparò il proprio nome Tosei Yuboshi e lo mise sopra ai libri. La professoressa le consegnò i fogli e per lei fu come leggere arabo Per fortuna tra parentesi c'è scritta la traduzione della frase, almeno quello! pensò Tosei. Udì Fleur porre una domanda alla professoressa Murray in merito alla lingua in cui avrebbero dovuto rispondere sul formulario, per tutta risposta le disse che se riuscivano in inglese era meglio altrimenti potevano scrivere anche in giapponese. Perfetto, avrei scritto ugualmente in giapponese... chissà se mi reputa incompetente magari mi esonera dalle sue lezioni, non sarebbe male, avrei un giorno libero per leggere e oziare pensò Tosei, leggeva soltanto le scritte in giapponese, quelle inglesi fingeva che non vi fossero, era negata per le lingue straniere, semplicemente non le entravano in testa e per lei era una perdita di tempo star dietro a qualcosa che non si impara. Purtroppo ora era in una scuola e doveva seguire le regole, spostò lo sguardo verso la finestra Se solo il ramo di quest'albero fosse più grande, aprirei la finestra e scapperei da qui Tosei sospirò Devo cercare di non creare problemi, altrimenti metterò Suor Misaki e gli altri nei guai, è una cosa che non mi posso permettere. Con quel pensiero si concentrò per quanto le risultasse difficile a compilare quei formulari.
Edited by Riku-san - 25/5/2015, 16:58.
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